Manovra, De Palo: “Abolire gli 80 euro? Piuttosto vadano a giovani e famiglie”
“Da più parti si sente parlare di novità sul fronte del fisco che saranno introdotte con la manovra economico-finanziaria: in particolare, è emerso che tra 4 e 6 miliardi di euro serviranno per le pensioni e che anche il ‘bonus’ degli 80 euro verrà abolito per reinvestirlo in servizi di Welfare per la terza età. Ben venga la solidarietà intergenerazionale, confermata dal fatto che i nostri nonni sono i maggiori risparmiatori d’Europa e che nel 40% dei casi sostengono finanziariamente figli e nipoti. Ma credo chenessun nonno sarebbe felice sapendo che lo Stato s’interessa di lui, impedendo però nel contempo ai propri figli o nipoti di fare famiglia o che li mette nelle condizioni di dover lasciare il Paese per cercare una vita più adeguata a se stesso e ai propri cari. Le famiglie non possono sempre ‘raschiare il barile’ per tirare avanti: vanno coinvolte nel dibattito sulla Legge di Bilancio. In un Paese in cui invecchiamento e denatalità galoppano, la priorità politica non può essere legata unicamente a considerazioni legate al consenso immediato”: così il Presidente nazionale del Forum delle Associazioni Familiari, Gigi De Palo, sul tema della Legge di Bilancio 2019, in corso di definizione in queste settimane.
“La realizzazione di un fisco a misura di famiglia, attraverso la concretizzazione del Patto per la natalità e l’introduzione del ‘Fattore Famiglia’ per il calcolo delle imposte sulla base dei carichi familiari, costerebbe allo Stato circa 14 miliardi di euro: il bonus degli 80 euro, complessivamente, ne richiede circa 10. Se si vuole risparmiare sul Welfare del futuro, questi soldi vanno investiti subito sulla famiglia”, conclude De Palo.