EMERGENZA DENATALITA’ ADDIO. Piace di più la forzatura sul fine vita
«Siamo alla fine della legislatura e tutto si concentra sul tema del Bio – testamento o disposizioni anticipate di trattamento sanitario. Non ci piace il fatto che, un tema così delicato ed importante, venga portato avanti con questa fretta e senza la delicatezza che meriterebbe» commenta Nine De Maio, membro del direttivo del Forum con delega a vita e accoglienza. «Dopo la Conferenza sulla Famiglia e dopo il grido di allarme della presidente Boldrini e di tanti altri membri del governo sul tema della denatalità, ci saremmo aspettati norme concrete per incominciare un cammino virtuoso per il sostegno alle nascite.
«Invece si preferisce una forzatura sul fine vita e si ricomincia a parlarne non dai 60 milioni per i caregiver, i familiari che si prendono cura del disabile. E non si ricomincia neppure dalle misure concrete a favore delle famiglie che convivono con la disabilità, ma da una legge che forza il tema del fine vita consentendo al malato disperato di scegliere la sospensione di idratazione e alimentazione. Ma la disperazione arriva anche dalla mancanza della giusta attenzione, dell’assistenza e dei servizi sociali e sanitari adeguati.
«Lo scollamento tra il Paese reale e quello della politica è sempre più evidente e noi come Forum vogliamo sempre di più evidenziare come il lavoro bello e silenzioso di tante famiglie, abbandonate molte volte a sé stesse, porta dei frutti eccezionali che danno speranza a chi vive il disagio».